GLI ULTIMI, la casa, la città, I SINDACI

Casa, il Sunia raccoglie l’impegno dei candidati a sindaco. “Riportare l’emergenza casa e i diritti degli ultimi nel programma politico di Palermo”. Palermo 6 maggio 2022 – “Riportare la questione casa e i diritti degli ultimi nell’agenda politica della città. Credo che questo sia il vero risultato dell’ iniziativa del Sunia”. Lo dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish dopo l’incontro con i candidati a sindaco di Palermo che si è svolto ieri pomeriggio a villa Filippina, con la partecipazione di Rita Barbera, Franco Miceli e Fabrizio Ferrandelli. L’incontro è stato aperto dalle testimonianze drammatiche di due famiglie sotto sgombero, che nei prossimi giorni dovranno lasciare le loro abitazioni. Durante il dibattito sono intervenute anche le famiglie alloggiate nel complesso dell’ex Onpi di Partanna Mondello, raccontando le iniziative di autorecupero adottate. “I candidati sono stati tutti concordi nel ritenere che l’emergenza abitativa va affrontata con la dovuta attenzione e che deve avere un posto di rilievo tra i temi dell’agenda politica – aggiunge Zaher Darwish – I candidati hanno tutti quanti mostrato sensibilità all’argomento e hanno ascoltato attentamente le nostre rivendicazioni, tra le quali la richiesta di aggiornamento delle graduatorie, l’impegno per un aumento dell’offerta pubblica di immobili destinati a uso abitativo, a partire dagli immobili confiscati, la creazione di strutture specifiche che affrontino il tema abitativo sfruttando le occasioni e i finanziamenti del Pnrr. C’è stato anche l’impegno dei tre candidati sindaco a presenziare agli imminenti sgomberi delle famiglie di Consuelo e di Giuseppe, ospitate al nostro dibattito, che dovrebbero avvenire nei prossimi giorni”. All’incontro sono state rivolte anche critiche all’indirizzo dell’amministrazione comunale su vari fronti, a partire dalla questione della concessione della residenza anagrafica e dalla mancata presentazione di progetti per utilizzare i finanziamenti del Pnrr. E il Sunia ha raccolto anche l’impegno a rivedere i regolamenti sul tema casa che sono stati modificati “non nella direzione secondo noi giusta”. “Il Sunia inoltre è impegnato, attraverso i suoi legali, a verificare i termini per chiedere l’intervento delle autorità competenti su quanto dichiarato da diverse famiglie in merito ad atti illeciti attinenti al rilascio della residenza anagrafica – aggiunge Darwish – Le testimonianze rese ieri da alcune famiglie evidenziano che le difficoltà anche burocratiche poste dalla pubblica amministrazione, in relazione a diritti che devono essere garantiti, creano terreno fertile per l’illegalità e l’illecito. La macchina amministrativa ha mantenuto in questi anni un atteggiamento ostile ai diritti degli ultimi. L’attenzione mostrata ieri sul dramma dell’emergenza abitativa a Palermo ci fa sperare che il problema della casa possa trovare finalmente lo spazio finora non concesso”. “Occorre una visione d’insieme per affrontare con concretezza il tema della casa – ha detto il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo al confronto organizzato dal Sunia Palermo a Villa Filippina con i candidati a sindaco – L’emergenza abitativa a Palermo è anche emergenza del lavoro. Chi soffre per la casa soffre anche di lavoro precario, lavoro nero, sfruttamento. Ma mentre altrove sono problemi comuni, da noi il problema è il Comune, ed è anche della classe dirigente, della Regione e di chi governa il Paese. E mentre nel mondo ci sono le città dei 15 minuti, noi siamo la città dei 15 anni, con emergenze che hanno fatto aumentare le diseguaglianze. Occorre costruire un sistema d’alleanze tra tutte le amministrazioni: l’emergenza abitativa sta in capo a Comune, Regione, Prefettura, governo nazionale. Ognuno ha le proprie responsabilità”. Tra gli interventi anche quello di Giusi Milazzo, segretaria Sunia Sicilia e di Nino Rocca, presidente del Sunia Palermo.

One Reply to “GLI ULTIMI, la casa, la città, I SINDACI”

  1. E dal 2003che ho fatto domanda per una casa popolare ad oggi non se n’è saputo più niente ma per sbloccare questa graduatoria si deve chiamare il papà questo succede solo a Palermo.

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