CGIL SICILIA
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Casa: Cgil e Sunia chiedono alla Regione di avviare confronto su programma nazionale per la qualità dell’abitare e pensare a un coordinamento dei fondi e degli interventi

Palermo, 18 nov- “Cogliere l’occasione data dal Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare , che stanzia 853,81 milioni di euro per riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale e presentare al più presto le proposte ora che il ministero della infrastrutture ha pubblicato il decreto sulle procedure e al contempo provvedere al coordinamento dei fondi disponibili, dei progetti in via di attuazione e di quelli da realizzare”: è quello chiedono la Cgil e il Sunia siciliani al governo regionale”. Sono tante – scrivono in una nota i segretari generali Alfio Mannino e Giusy Milazzo – le proposte che intendiamo fare: per questo chiediamo che si apra immediatamente un confronto con il coinvolgimento anche del sindacato degli edili . In Sicilia il bisogno abitativo è tale – aggiungono- che non ci si può permettere di sprecare questa opportunità”. Cgil e Sunia rilevano che i tempi di presentazione delle proposte sono brevi e i finanziamenti spalmati in più di un decennio sino al 2033 sostenendo che “a questi fondi potrebbero aggiungersi le risorse del Recovery fund”. Cgil e Sunia sottolineano la “necessità che le città siano ripensate anche alla luce delle indicazioni che stanno emergendo in questi mesi difficili di pandemia. O ccorre ampliare il patrimonio abitativo sociale nell’ambito di processi di rigenerazione urbana che abbiano l’obiettivo di rendere le città vivibili e accoglienti anche per chi è in condizioni di disagio- aggiungono e considerato anche che il patrimonio pubblico e privato dismesso nei centri urbani ha dimensioni molto ampie, appare ovvio – dicono- che non ci possiamo permettere di sprecare questa nuova opportunità”. Sia la Regione che i Comuni con più di 60 mila abitanti possono presentare 3 progetti ciascuno_ e secondo Cgil e Sunia “senza un preciso e attento coordinamento i rischi sono anche quelli di inutili sovrapposizioni”. Da anni il Sunia e Cgil propongono che nelle grandi città si intervenga sugli immobili pubblici dismessi- “Pensiamo a Catania agli edifici degli ex ospedali ubicati nel centro storico una parte dei quali ben si presta ad assolvere funzioni abitative. A Palermo i fondi – concludono Mannino e Milazzo- potrebbero in parte essere utilizzati per l’autoriqualificazione di locali del’ex ONPI in cui abitano decine di famiglie”.
2020 dc

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